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In questo
numero
Un futuro di Da dove si comincia a costruire un futuro di sostenibilità per le pro-
fessioni tecniche? È la domanda che si pone – e alla quale risponde
sostenibilità con franchezza e profondità di prospettiva – il prof. Francesco Dave-
per le ri, docente all’Università Cattolica di Piacenza e alla SDA Bocconi, in
professioni questo numero di Inarcassa Welfare e professione. Un numero che
tecniche ha il suo pezzo forte nell’inedita e corposa indagine del nostro Ufficio
Studi su Redditi di ingegneri ed architetti e cicli economici. Lo studio
confronta 30 anni di vita professionale e, in un solo grafico, riassu-
me quella che Daveri definisce una “Caporetto”: i redditi del 2014 di
Ingegneri ed Architetti ritornati al livelli del 1982. La crisi ha infatti
provocato un crollo per Ingegneri e Architetti di dimensioni “epocali”,
per intensità, durata e diffusione sul territorio.
Cesare Protettì Eppure, in questa lunga e dura crisi, è rimasta sostenuta la “spinta”
verso la libera professione di giovani Ingegneri e Architetti, in parti-
colare donne, in linea con il forte processo di femminilizzazione della
categoria in atto da circa un decennio anche tra gli Ingegneri. L’effetto
congiunto di una contrazione del reddito prodotto e di una popolazio-
ne crescente ha determinato dunque una caduta senza precedenti
del reddito medio della categoria. È evidente – come sostiene il Pre-
sidente Giuseppe Santoro in due interviste all’Adn Kronos (vedi i QR
Code qui accanto) – che senza una crescita dell’intera economia che
passi anche attraverso un grande progetto nazionale di rilancio e ri-
Il 50% degli iscritti qualificazione del territorio e del nostro patrimonio storico e abitativo
con redditi inferiori – l’afflusso di giovani laureati che continuerà a riversarsi sul mercato
ai 15.000 euro. della libera professione sarà sempre meno una “libera scelta”, anche
Il Presidente Santoro
intervistato dalla se dobbiamo augurarci che, come adesso, anche in futuro rimanga
Adnkronos sempre forte l’attrazione nei confronti di queste professioni.
Secondo il prof. Daveri – che è docente alla Cattolica e nel program-
ma MBA della SDA Bocconi (oltre che commentatore di Lavoce.info)
– quanto più il sistema universitario saprà adattarsi alla sfida (evi-
tando di aprire corsi di laurea improbabili che tradiscono le legittime
speranze e aspirazioni dei giovani), tanto maggiore sarà il numero di
professionisti che potranno guardare agli anni a venire con fiducia,
lasciandosi alle spalle i numeri negativi degli ultimi anni. E la sua
previsione è una “puntura di spillo” (Centomila punture di spillo è il
suo libro più noto, scritto con Carlo De Benedetti e Federico Rampi-
Il Presidente Santoro ni): negli anni a venire – sostiene Daveri – proseguirà la drammatica
alla Adnkronos: selezione avvenuta negli anni di crisi tra gli studi che si organizzano
garantita sostenibilità e si predispongono per competere a livello globale e gli altri che non
a 50 anni ce la fanno. In poche parole, – sostiene il professore – ingegneri e
architetti sono attesi da un futuro con meno quantità in cambio di
maggiore qualità.
Certo, non sempre il legislatore supporta e sostiene il discorso del-
la qualità. Il Presidente della Fondazione Inarcassa, Andrea Tomasi,
scrive in questo numero parole di fuoco contro il tanto atteso “Codice
degli Appalti” denunciando il tradimento, nel testo varato dal Consi-
In copertina: MAXXI – Museo nazionale delle arti del glio dei Ministri, di due principi cardine: la “centralità del progetto” e
XXI secolo, Roma. Photo Credits: Pasquale Fanelli. la “qualità della progettazione”. Emblematica, a questo proposito, la
Le illustrazioni, che costituiscono il “fil rouge” di que- vignetta di Evasio De Luca a corredo dell’articolo di Tomasi.
sto numero, sono di Pasquale Fanelli per il MAXXI di Rimangono dunque ombre sul futuro delle due professioni importan-
Roma e di Luisella Garlati, Salvatore Sciacca, Andrea
Tomasi per le architetture di Zaha Hadid a Baku.